Di seguito è riportato un riepilogo degli standard di settore per la misurazione di clic e impressioni/visibilità/visualizzazioni TrueView dei video.
Google fornisce versioni tradotte del Centro assistenza, che non sono però pensate per modificare i contenuti delle nostre norme. L'inglese rappresenta la lingua ufficiale e la relativa versione è quella utilizzata per l'applicazione delle nostre norme. Per visualizzare questo articolo in un'altra lingua, utilizza il menu a discesa della lingua in fondo alla pagina.
L'attuale accreditamento da parte del Media Rating Council (MRC) certifica che:
|
Elaborate in collaborazione con l'Interactive Advertising Bureau (IAB) e l'MRC, queste linee guida di settore mirano a disciplinare le modalità di calcolo del numero di clic sulla pubblicità interattiva, nonché quelle di rilevamento e gestione dei clic non validi. La revisione ai fini della conformità con queste linee guida è stata eseguita da un'azienda di revisori contabili certificati incaricata dall'MRC.
Riportiamo di seguito un riepilogo del processo di misurazione dei clic utilizzato da Google Ads e AdSense. Per ulteriori risorse, consulta le linee guida IAB/MRC per la misurazione dei clic, che forniscono una descrizione degli standard IAB per il conteggio dei clic sugli annunci online.
Per cosa è accreditata Google?
L'accreditamento certifica che la tecnologia di misurazione di Google ottempera agli standard di settore per il conteggio delle metriche relative alla pubblicità interattiva e che i relativi processi a supporto di tale tecnologia sono accurati.
L'ambito di applicazione per l'accreditamento di Google Ads include:
Revisione dei clic di Google Ads
- Clic
- Clic non validi
Revisione dei video di Google Ads (report Visibilità video)
- Impressioni
- Impressioni non valide
- Impressioni misurabili
- Impressioni non misurabili
- Impressioni visibili
- Impressioni non visibili
- Tasso misurabile
- Tasso di visibilità
- Distribuzione delle impressioni
- TrueView: visualizzazioni
- TrueView: visualizzazioni non valide
Ambienti: computer, app mobile, dispositivi mobili, web e TV connessa a internet (CTV).
* Le metriche sulla visibilità dei video sono state accreditate solo per gli ambienti computer, app mobile e web mobile.
L'accreditamento certifica che la tecnologia di Google per la misurazione di visibilità e impressioni video ottempera agli standard di settore per il conteggio delle impressioni di pubblicità video e la misurazione dei tassi di visibilità.
Che cosa comprende il processo di revisione?
Questa revisione ha come oggetto i sistemi pubblicitari di Google relativi a pay-per-click, impressioni video, visualizzazioni TrueView e visibilità video. Google fornisce queste soluzioni agli inserzionisti tramite Google Ads e ai publisher tramite AdSense e YouTube.
Per l'accreditamento delle metriche video MRC viene inviato solo il report Visibilità video.
La pubblicità di Google può essere presentata agli utenti tramite i seguenti prodotti o servizi: AdSense per i contenuti (AFC), AdSense per i domini (AFD), AdSense per la ricerca (AFS), Ad Exchange (AdX), YouTube e Google.com. AFC riguarda gli annunci pubblicati sulle pagine dei siti partner, dove vengono selezionati e mostrati annunci pertinenti al contesto delle informazioni presenti sulla pagina. AFD riguarda gli annunci pubblicati sulle pagine di un determinato dominio, nel caso in cui il nome del dominio sia simile a una query di ricerca. AdX riguarda gli annunci pubblicati sui siti partner partecipanti, dove vengono selezionati e pubblicati annunci pertinenti in base al contesto della pagina e alle offerte in tempo reale. YouTube riguarda gli annunci pubblicati su YouTube.com o nell'app YouTube, dove vengono selezionati e pubblicati annunci pertinenti in base al contesto del video e alle query di ricerca. AFS e Google.com riguardano gli annunci pubblicati come risultati a pagamento nell'ambito delle query e dei risultati del motore di ricerca.
Che cosa non comprende il processo di revisione?
Le soluzioni pubblicitarie di Google basate sulle impressioni non video (ad esempio Google Marketing Platform) e i sistemi che misurano i clic per finalità non commerciali (ad esempio la Ricerca Google) non sono oggetto di questa revisione. Sono esclusi anche i sistemi di assistenza e di gestione correlati, come Google Analytics. Inoltre:
- Report Builder di Google Ads e altre metriche video presenti nella dashboard non fanno parte del processo di accreditamento.
- Anche altri tipi di dispositivi non fanno parte del processo di accreditamento.
- I clic delle campagne video e delle campagne per app non rientrano nel processo di accreditamento MRC per i clic.
- La segmentazione delle metriche presenti nella dashboard (ad esempio i dati demografici) al di fuori dei totali delle campagne sulla rete di ricerca e sulla Rete Display e la segmentazione per tipo di dispositivo non fanno parte del processo di accreditamento MRC.
Metodologia di misurazione dei clic
La metodologia di misurazione si basa su tutte le attività di clic registrate e non utilizza il campionamento. Google si limita a osservare direttamente solo il passaggio 2.2 del ciclo di referral dei clic (clic misurati) di IAB. In riferimento al ciclo di referral dei clic, non appena il server di reindirizzamento degli annunci riceve la transazione di clic iniziale, Google Ads registra il clic e trasmette un reindirizzamento HTTP 302 non memorizzabile nella cache al browser in base alla località stabilita dagli inserzionisti per lo specifico annuncio. Questa procedura rappresenta il clic misurato. Salvo indicazioni contrarie, questa metodologia di misurazione dei clic viene applicata a tutti i tipi di dispositivi (computer, dispositivi mobili, tablet), ai browser e alle app mobile.
Inoltre, al momento, il monitoraggio parallelo è obbligatorio per le campagne sulla rete di ricerca, Shopping, display e video. Il monitoraggio parallelo prevede che i clienti vengano indirizzati direttamente dall'annuncio all'URL finale (pagina di destinazione), mentre la misurazione dei clic viene eseguita in background (senza passare prima per uno o più URL di monitoraggio).
Gli annunci possono essere visualizzati sui dispositivi mobili supportati dall'SDK Google Mobile Ads. Leggi qui l'elenco delle piattaforme attualmente supportate.
Questo metodo di misurazione dei clic presenta un limite noto: se si verifica un'interruzione della rete, è possibile che, in caso di reindirizzamento 302, l'utente non riesca ad accedere al sito web dell'inserzionista.
I clic vengono calcolati con il metodo dei clic multipli per impressione. Di conseguenza, per evitare di includere nel conteggio eventuali errori di navigazione (ad es. se l'utente fa clic più volte), il tempo trascorso tra due clic su un'impressione dell'annuncio deve essere superiore a un determinato periodo di tempo.
I log, generati ed elaborati in tempo reale, memorizzano tutti i dati associati alle transazioni HTTP osservate. Per implementare i sistemi di filtraggio dei clic, vengono utilizzate numerose tecniche variabili ed euristiche che, per motivi di sicurezza, non possiamo specificare.
Sia Google che i suoi partner mostrano gli annunci agli utenti; tuttavia, Google esegue i processi relativi alla misurazione dei clic e alla generazione dei relativi report per gli inserzionisti e ne detiene il controllo. Quando un utente fa clic su un annuncio pubblicato da Google o da un partner tramite gli appositi prodotti, Google Ads utilizza i propri server di reindirizzamento per monitorare i clic.
I clic vengono calcolati con la metodologia di misurazione dei clic di Google Ads, che utilizza un'infrastruttura tecnologica per gestire e monitorare gli eventi di clic. Viene registrato (misurato) un clic quando Google Ads ha ricevuto un clic generato dall'utente e invia all'utente un reindirizzamento HTTP 302 alla pagina di destinazione o al sito web dell'inserzionista (o ad altro server intermedio, ad esempio un agente dell'inserzionista). Questi eventi di clic misurati sono registrati nei log di dati all'interno di un file system di eventi. I file dei log di dati vengono poi raggruppati, modificati e compilati tramite processi completamente automatici per eseguire la misurazione dei clic e generare i report per gli inserzionisti. Il processo di modifica include il processo di filtraggio dei dati errati o danneggiati, del traffico identificato generato da strumenti automatici tra cui robot e altri processi automatici, nonché di altre attività di clic non validi identificate. I clic filtrati sono considerati non validi, ossia non fatturabili all'inserzionista. Google prepara i report sui clic per gli inserzionisti, a cui questi ultimi possono accedere direttamente.
I dati sul numero dei clic possono essere presentati in modo aggregato per posizione geografica (questo metodo non è soggetto all'accreditamento MRC) e tipo di dispositivo. La posizione geografica si basa sull'indirizzo IP dell'utente oppure viene fornita dal publisher, a condizione che questi abbia ottenuto l'autorizzazione dell'utente. Tieni presente che una parte del traffico può essere instradata tramite server proxy del provider di servizi internet, pertanto potrebbe non riflettere correttamente la posizione effettiva dell'utente. Ad esempio, gli operatori di telefonia mobile possono instradare tramite server proxy il traffico proveniente dai dispositivi mobili. La classificazione del tipo di dispositivo (computer, tablet e dispositivi mobili) si basa sulle informazioni fornite dalle librerie che utilizzano intestazioni HTTP gestite da Google.
In alcune implementazioni AdSense, i partner pubblicano gli annunci sul proprio sito in base alle proprie regole di design e formattazione e controllano l'area intorno all'annuncio su cui è possibile fare clic. In queste implementazioni, la modifica di quest'area non è controllabile da Google. Nelle implementazioni AdSense standard, Google controlla l'area su cui è possibile fare clic e mostra l'impressione dell'annuncio direttamente all'utente finale.
Metodologia di misurazione delle impressioni video, della visibilità e delle visualizzazioni TrueView
Google consente agli utenti di Google Ads di creare campagne video, caricare e gestire creatività, nonché impostare strategie di offerta e il relativo targeting per la propria campagna. I contenuti degli annunci video Google Ads devono essere ospitati su YouTube. Tuttavia, questi annunci video possono essere visualizzati sia su YouTube che sui siti e nelle app partner video sulla Rete Display di Google.
La tecnologia Interactive Media Ads Software Development Kit (SDK IMA), di proprietà di Google, è integrata direttamente nel video player di YouTube, nell'app mobile YouTube o nelle app e nei siti partner video per facilitare la comunicazione tra il video player e l'ad server ai fini della misurazione dei video. Google gestisce due versioni dell'SDK IMA: una che supporta Flash e un'altra che supporta HTML5. L'SDK IMA utilizza lo standard Video Ad Serving Template (VAST; versioni 2.0, 3.0 o 4.0) con un'implementazione dei tag conforme per misurare i contenuti degli annunci video lineari e non lineari al fine di pubblicare e monitorare gli annunci video digitali. L'SDK IMA supporta inoltre l'interfaccia per la pubblicazione di annunci nei video player VPAID (versione 2.0), che consente la comunicazione tra annunci video e video player, e la specifica Video Multiple Ad Playlist (VMAP), che permette di riprodurre più annunci all'interno dei contenuti degli annunci video.
Tutti gli annunci video di YouTube misurati e inclusi nel report sulla visibilità video vengono pubblicati in-stream. Per quanto riguarda la misurazione delle impressioni degli annunci video, viene utilizzata la metodologia di conteggio all'inizio della visualizzazione. Se implementate correttamente dal publisher dei contenuti degli annunci video, le soluzioni create con l'SDK IMA di Google Ads sono conformi ai requisiti delle linee guida sulle impressioni video per quel che riguarda l'avvio post-buffering dell'evento di misurazione. Gli annunci TrueView in-stream sono spesso indicati come "ignorabili" in quanto presentano un pulsante che consente di saltarli e danno agli spettatori la possibilità di ignorare l'annuncio dopo 5 secondi. Sono riprodotti in-stream (pre-, mid- o post-roll) in un video. Le visualizzazioni TrueView sono un formato basato sul costo per visualizzazione, il che significa che all'inserzionista viene addebitato un importo solo quando lo spettatore "visualizza" l'annuncio. Le visualizzazioni TrueView non sono correlate alla visibilità. Con gli annunci TrueView in-stream, paghi quando uno spettatore guarda 30 secondi del video (o l'intera durata se è inferiore a 30 secondi) oppure interagisce con il tuo video, a seconda dell'evento che si verifica per primo. Per gli annunci TrueView in-stream una visualizzazione viene definita nei seguenti modi:
TrueView in-stream:
- Guardare 30 secondi, inclusa la durata forzata di cinque secondi, o l'intero annuncio se è inferiore a 30 secondi
- Fare clic sul titolo/avatar del canale*
- Fare clic sul titolo del video*
- Fare clic sul teaser della scheda*
- Fare clic su Condividi*
- Fare clic sul banner companion/videowall*
- Fare clic sull'estensione di invito all'azione*
- Fare clic per visitare il sito dell'inserzionista*
- Fare clic sulle schermate finali*
* (Non rilevante, perciò non incluso nella revisione di accreditamento MRC). Attualmente, le interazioni non rilevanti sopra indicate rappresentano solo l'1,8% del traffico totale di visualizzazioni per le campagne TrueView. Le azioni che non sono considerate come una visualizzazione includono i clic sui seguenti elementi:
- Annotazioni
- Mi piace (positivo)
- Schermo intero
- Programmazione InVideo (non pubblicata sugli annunci TrueView in-stream)
- Filigrana
- Pulsante Salta
Quando un inserzionista riceve un addebito per una visualizzazione, come mostrato nell'UI di Google Ads, la visualizzazione incrementerà anche il numero di visualizzazioni pubbliche su YouTube.com.
Quando riceve l'evento di misurazione, Google mantiene il controllo nella successiva fase di elaborazione e generazione di report. Per classificare i tipi di dispositivo, Google Ads utilizza una combinazione di dati di SDK per app mobile e user agent da sorgenti interne ed esterne. Google Ads non si basa su terze parti per eseguire la classificazione.
In alcuni casi viene presa in considerazione la riproduzione continua, ad esempio quando la riproduzione automatica è attiva o l'utente sta guardando un video in una playlist. In questo caso, vengono applicate alcune regole. Quando si utilizza il Wi-Fi, la riproduzione continua si interrompe automaticamente dopo quattro ore. Se si utilizza una rete mobile, la riproduzione continua si interrompe quando l'utente non è più attivo da 30 minuti. Al momento, Google effettua misurazioni sui publisher GVP (partner video Google) mediante la riproduzione continua (il volume di traffico è pari al 7%). L'1% del traffico di GVP è definito come riproduzione continua. Circa il 22% del traffico video è in riproduzione automatica. Scopri di più sui video in riproduzione automatica.
Google ha dichiarato che gli annunci display companion vengono misurati in modo indipendente dalle impressioni degli annunci video e non vengono inseriti nel report Visibilità video di Google Ads. Di conseguenza, la misurazione e la generazione di report per annunci display companion sono escluse dall'ambito di questo processo.
Nel caso della visibilità video, Google Ads utilizza la Active View description of methodology per misurare la visibilità segnalata nella sua piattaforma di generazione dei report. Google Ads determina che un'impressione video è visibile se almeno il 50% della creatività dell'annuncio video viene mostrato per 2 secondi senza interruzioni all'interno dell'area visualizzabile dell'app o del browser di un utente. Tuttavia, per il formato degli "annunci video verticali", Google Ads misura la visibilità del player anziché della creatività. Gli inserzionisti devono attivare l'acquisto di questo formato.
Metodologia di filtraggio
Google cerca di identificare e filtrare continuamente il traffico non valido generico e sofisticato attraverso attività, pattern e identificatori basati sui dati. Queste operazioni di identificazione e filtraggio vengono effettuate su clic e impressioni video e includono sia attività automatiche sia attività fraudolente sospette. Tuttavia, poiché l'identità e l'intento dell'utente non sono sempre noti o identificabili dal publisher, dall'inserzionista o dai relativi agenti, è improbabile che tutto il traffico non valido possa essere identificato ed escluso in modo proattivo dai risultati segnalati. Per garantire l'integrità dei processi di filtraggio del traffico non valido e proteggerli da attività di reverse engineering, solo i responsabili della revisione, nell'ambito del relativo processo, potranno ricevere informazioni dettagliate sulle specifiche procedure di filtraggio oltre a quelle indicate qui.
Per il filtraggio vengono utilizzati sia metodi di identificazione specifici, tra cui l'esecuzione delle indicazioni dei file di istruzioni dei robot, gli elenchi di filtraggio e le attività di prova dei publisher, sia metodi di filtraggio basati sulle attività, tra cui l'analisi di più attività sequenziali, attività anomale, attributi di interazione e altre attività sospette.
Il metodo di filtraggio utilizza anche i seguenti parametri:
- Google non affida l'attività di filtraggio a terze parti.
- Vengono utilizzati file di istruzioni robot (robots.txt).
- Risorse utilizzate per l'identificazione delle attività automatiche: Google utilizza l'elenco internazionale di spider e robot fornito da IAB/ABCe (IAB/ABCe International Spiders & Robots List) e filtri aggiuntivi basati sull'attività precedente di robot. Inoltre, utilizza il file di esclusione dell'elenco di robot fornito da IAB.
- Processi di filtraggio basati sulle attività: l'identificazione basata sulle attività prevede l'esecuzione di determinati tipi di analisi di pattern, alla ricerca di comportamenti delle attività che siano probabilmente identificativi di traffico generato da strumenti automatici. Il team di Google per la qualità del traffico dagli annunci pubblicitari utilizza appositi sistemi per identificare qualsiasi attività sospetta ed esegue il filtraggio basato sulle attività in modo appropriato.
- Qualsiasi operazione di filtraggio viene eseguita a posteriori, in modo passivo. In altre parole, la richiesta dell'utente (browser, robot e così via) viene elaborata senza che questi sappia che è stata segnalata, filtrata o eliminata in quanto Google non intende indicare allo user agent che la sua attività ha attivato i suoi meccanismi di filtro. In alcuni casi viene anche utilizzato il blocco di frontend, quando è probabile che la richiesta di annuncio risultante possa generare attività non valide. Storicamente, la percentuale di richieste di annunci bloccate è inferiore al 2%.
- Sono stati implementati processi per eliminare l'attività di pre-caricamento con auto-annuncio.
- È stata messa a punto una serie di processi per consentire ai publisher di eseguire prove sui clic e sulle impressioni video. In questo modo, i publisher possono aggiungere un tag specifico a una richiesta di annuncio per indicare che si tratta di una richiesta di prova che non deve essere conteggiata a fini contabili o di fatturazione ufficiali.
- Quando vengono rilevati errori o incoerenze, vengono applicati determinati processi per correggere questi dati e rimborsare gli inserzionisti. Questi rimborsi risultano nei riepiloghi dei pagamenti. Il danneggiamento dei file di log è estremamente raro, ma, quando si verifica, esistono processi per ripristinarli.
- Sono stati implementati alcuni processi per rimuovere l'attività dagli indirizzi IP interni di Google.
- Le soglie e le regole di filtraggio vengono monitorate di continuo. Possono essere modificate manualmente e vengono aggiornate automaticamente a intervalli regolari.
Qualificazione del partner commerciale
Tutti i partner che mostrano la pubblicità Google Ads nei loro contenuti devono ottemperare alle nostre norme del programma che vietano le attività non valide. Ulteriori informazioni sulle Norme del programma AdSense.
Google filtra regolarmente il traffico non valido ed esamina ogni partner commerciale quando i livelli ricevuti sono elevati. Gli account dei partner che ricevono continuamente livelli elevati di traffico non valido rischiano di essere chiusi o sospesi.
Report sui dati dei clic
Google Ads genera per gli inserzionisti report sul numero totale di clic e di impressioni, nonché sui sottoinsiemi di questi dati (ad esempio clic, impressioni e percentuali di clic per campagna, gruppo di annunci e parola chiave) e invia ai publisher dati analoghi corrispondenti alle statistiche sui siti. L'ambito del processo di revisione riguarda la generazione di report sugli inserzionisti e sui clic per Google Ads. Queste cifre possono variare in una certa misura nell'arco del mese e vengono considerate definitive solo nel momento in cui vengono "congelate" alla fine del mese. Successivamente, i clic registrati nei report non vengono rettificati, ma, all'occorrenza, Google può accordare dei crediti agli inserzionisti.
Google Ads permette agli inserzionisti di visualizzare il numero totale di clic giornalieri filtrati (contrassegnati come non validi) per ogni campagna. Google Ads non riporta separatamente i livelli totali di traffico non valido generico e sofisticato per evitare che i dati vengano sottoposti a reverse engineering per ottimizzare il traffico non valido. Si stima che circa l'80% del traffico totale di clic non validi sia traffico non valido generico.
Vengono utilizzate procedure complete di test delle unità per garantire l'accuratezza dei dati presenti nei report nei frontend di Google Ads e AdSense. Questi sono i principali meccanismi utilizzati per garantire che i dati dei database backend siano trasferiti in modo preciso ai report destinati agli utenti. Inoltre, il feedback degli utenti viene attentamente monitorato per individuare ed eliminare gli eventuali errori che arrivano fino a una release. Esistono numerosi sistemi automatici per garantire il corretto funzionamento di tutti i computer e i software che generano i report di dati per gli utenti Google Ads. I contenuti dei report, tuttavia, vengono principalmente verificati tramite i suddetti test delle unità e il feedback degli utenti.
Le registrazioni elettroniche relative ai clic vengono conservate illimitatamente. Tuttavia, due campi di dati, indirizzo IP e ID cookie, sono resi anonimi dopo un determinato periodo di tempo (9 mesi per gli indirizzi IP e 18 mesi per gli ID cookie).
Puoi ricavare le metriche di clic lordi generando report su clic e clic non validi (GIVT e SIVT), così da calcolare i clic lordi.
Le metriche della dashboard diverse dai totali dei clic delle campagne sulla rete di ricerca e sulla Rete Display e la segmentazione per tipo di dispositivo non vengono inviate per l'accreditamento MRC.
I clic di ricerca generati da TV connesse a internet (CTV), dispositivi di tipo sconosciuto e di altro tipo, che non sono accreditati da MRC, possono essere combinati con i clic da computer accreditati e le metriche relative ai clic totali sulle dashboard dei report Google Ads Si stima che il traffico proveniente da tipi di dispositivi non accreditati sia inferiore all'1% del traffico di clic di ricerca.
Report sui dati dei video
Google Ads segnala agli inserzionisti il numero totale di impressioni video visibili, le metriche di visibilità (descritte di seguito) e sottoinsiemi di questi dati.
Ai fini dell'accreditamento MRC, vengono prese in considerazione solo le metriche Google Ads elencate in un report scaricabile sulla visibilità video. Altri report su metriche relative a visibilità e impressioni video in strumenti front-end, ad esempio i report sulle campagne, sono esclusi dall'accreditamento.
Nel report scaricabile sulla visibilità video, le metriche sono riportate come totali al netto del GIVT e del SIVT negli ambienti computer, web mobile e in-app mobile. Le metriche sul GIVT vengono registrate anche per i clic. Si stima che circa il 79% del traffico totale di impressioni video non valide e il 18% delle visualizzazioni TrueView totali non valide rappresentino traffico non valido generico. A causa della natura dell'implementazione del formato degli annunci TrueView, la percentuale di GIVT sarà inferiore. Le metriche GIVT per i clic e i video di Google Ads non sono accreditate da MRC. Queste metriche sono state inviate e sono in attesa di accreditamento per gli ambienti desktop, web mobile e in-app mobile.
I seguenti formati degli annunci video vengono misurati e inseriti nel report sulla visibilità video per gli annunci video pubblicati su YouTube e sulla Rete Display di Google. Tutti gli altri formati degli annunci non descritti di seguito, compresi quelli pubblicati nell'applicazione mobile YouTube Kids, sono esclusi da questo report.
- Annunci in-stream ignorabili: gli annunci in-stream ignorabili hanno una durata di almeno 5 secondi e vengono riprodotti prima, durante o dopo altri video. Dopo 5 secondi, gli spettatori possono saltare l'annuncio. Le visualizzazioni TrueView sono disponibili solo nel formato degli annunci in-stream ignorabili.
- Annunci bumper: gli annunci bumper hanno una durata di 5-6 secondi e vengono riprodotti prima, durante o dopo altri video. Gli spettatori non possono saltare l'annuncio.
- Annunci in-stream non ignorabili: gli annunci in-stream non ignorabili possono durare fino a 15 secondi e vengono riprodotti prima, durante o dopo altri video. Gli spettatori non possono saltare l'annuncio.
Gli annunci in-stream possono essere pubblicati nelle app dei partner video Google nei seguenti posizionamenti:
- Posizionamenti in-stream dell'SDK IMA (ad es. un annuncio video pre-roll in uno stream Paramount+)
- Annunci per app con premio (ad es. un annuncio video a schermo intero che premia l'utente con una vita extra in un gioco)
- Interstitial per app (ad es. un annuncio video a schermo intero riprodotto prima di un livello in Candy Crush)
TV connessa a internet
I dispositivi TV connessi a internet certificati per YouTube devono informare l'app quando questa non è visibile all'utente (ad esempio se l'utente ha cambiato ingresso HDMI o spento il dispositivo); in questo modo, YouTube interrompe la riproduzione video e, di conseguenza, la pubblicazione degli annunci, quando l'app non è visibile. In rari casi applicabili a YouTube e GVP, Google non è in grado di determinare se un dispositivo TV è spento. Non sono presenti limitazioni della misurazione relative alla latenza.
Machine learning
Google utilizza tecniche di machine learning supervisionato1 con metodi quali la classificazione (ad esempio, l'approccio basato sulla rete neurale), in cui il modello prevede il traffico non valido (IVT) prendendo una decisione di tipo sì/no in merito alla validità o meno di un evento, e la regressione logistica, in cui il modello assegna un punteggio a varie attività e una decisione IVT viene presa successivamente sulla base di determinate soglie di punteggio. I modelli di machine learning supervisionati possono anche usare metodi ad albero e a grafico.
Le origini dati utilizzate per il machine learning includono i log delle query e delle interazioni ("log di annunci"), dati non di log che possono essere uniti ai log di annunci e una varietà di altri indicatori supplementari di proprietà. Google fa affidamento su centinaia di origini dati di varie dimensioni: il numero totale di record per origine dati varia da migliaia a trilioni, a seconda dell'origine dati in questione. Per la valutazione dei modelli basati sul traffico sono necessari almeno 7 giorni di traffico ricevuto come dati di input.
Per le difese attive Google applica procedure di monitoraggio sugli indicatori di traffico (dati di addestramento) che alimentano i modelli, i quali attivano avvisi di richiesta di intervento umano se certi limiti di soglia non vengono soddisfatti. Di conseguenza, è prevista una riduzione dell'accuratezza minima, se non nulla.
I modelli vengono riaddestrati in continuazione, se ciò è appropriato e pratico, e il rendimento del modello viene regolarmente o continuamente valutato. Di conseguenza (analogamente alle nostre procedure di monitoraggio di cui sopra) è prevista una riduzione dell'accuratezza minima, se non nulla.
I bias nei dati di addestramento e valutazione del machine learning sono minimi e se fossero consistenti la difesa IVT non sarebbe approvata. Tutti i progetti di machine learning ("lanci") passano attraverso un processo di revisione interfunzionale prima di essere approvati. Nell'ambito di questo processo, vengono valutati il bias per il modello o i modelli e i dati corrispondenti. Prima di essere approvati, i progetti devono soddisfare criteri predeterminati di qualità del traffico degli annunci. Viene effettuato un monitoraggio continuo per rilevare la presenza di bias nei modelli, che a loro volta attivano avvisi e relative valutazioni, analisi e aggiornamenti.
Google applica un mix di tecniche di machine learning e/o di intervento/revisione da parte di persone fisiche su tutto il traffico. Per alcune difese Google si affida alla generazione di lead basata su ML, seguita da una revisione da parte di persone fisiche. Altre difese cominciano con dati sottoposti a revisione da parte di persone fisiche e usano il machine learning per la generalizzazione. La nostra applicazione di tecniche di machine learning e di intervento/revisione da parte di persone fisiche si sta evolvendo e il nostro utilizzo cambia in base a più criteri, tra cui gli avvisi, le riassegnazioni e le fluttuazioni organiche nei tipi di traffico non valido che possono emergere. Di conseguenza, la distribuzione non è in uno stato stazionario e il "livello" di affidamento del machine learning o delle tecniche di intervento/revisione da parte di persone fisiche varia nel tempo.
1Il machine learning supervisionato si basa su dati di input e di output etichettati, il che significa che è definita un'aspettativa rispetto all'output del modello di machine learning.